lunedì 25 settembre 2017

Dove eravamo rimasti e dove siamo andati a finire.

Da tanto, troppo tempo non aggiorno questo blog.

Chissà se ci sarà ancora qualcuno che si chiede "ma che fine avrà fatto quella coppia?"

Il blog era nato, così per gioco, per condividere la passione e l'entusiasmo della mia relazione con mia moglie giapponese.

Quell'entusiasmo e quella passione, che, pian piano, col tempo, gli impegni, il lavoro e la routine quotidiana, si sono lentamente assopiti, per lasciare spazio ai contrasti legati alle differenze culturali e caratteriali. Spazio via via maggiore, culminato purtroppo in una prima crisi, durante la quale si è deciso di fare una pausa.

Sei mesi, durante i quali abbiamo capito che il nostro amore era più forte di quei contrasti.

Dopo un po' di tempo, però, le stesse incomprensioni si sono fatte sentire ancora, sempre più insistentemente.

Questa volta la crisi è stata forte, esplosiva, dirompente, terribile.

La pausa è durata un anno, ma ancora una volta, il nostro amore ha vinto. La mancanza l'uno dell'altra ha fatto riaffiorare quei sentimenti che le vicissitudini quotidiane avevano sprofondato nei più reconditi meandri della nostra relazione.

Non potevamo fare a meno di stare insieme.

La nostra vita è ricominciata con rinnovata passione, tutto sembrava essere lasciato alle spalle, era l'inizio di una nuova vita insieme.

Sembrava....

In meno di un anno, tutti i buoni propositi sono finiti nel nulla.

Gli antichi dissapori, che sembravano ormai superati, sono ritornati con rinnovato vigore e si sono uniti a nuove incomprensioni.

Se all'inizio della nostra storia, la maggior parte dei litigi era dovuta ad errori di traduzione, per il fatto che parlavamo in inglese, che non è la lingua madre di nessuno dei due, ora che parliamo la stessa lingua (o meglio, che lei parla meravigliosamente l' italiano), non ci sono dubbi.

I contrasti sono innegabili.

E così l'ultima crisi, la più terribile.

Due anni di pausa, due lunghissimi, interminabili anni, durante i quali abbiamo capito di nuovo di amarci, ma anche di avere difficoltà a sopportare le nostre diversità.

Due anni, durante i quali ci siamo anche visti, un paio di volte.

Avevamo anche deciso di ritornare insieme, ma qualcosa è andato storto, ho chiesto di rimandare, ancora un po' di tempo, di aspettare che le condizioni per la nostra vita insieme fossero al cento per cento favorevoli.

Ci siamo salutati, ancora una volta, con la promessa di aspettarci, di rimanere, anche se a diecimila chilometri di distanza, marito e moglie, due metà dello stesso cuore.

Ma così non è stato, purtroppo.

Una brutta mattina, piovosa e fredda, mi arriva il suo messaggio, che mi notifica di aver incontrato una persona. Non è altro che un amico, ma qualcosa di più forse sta succedendo. Si scusa profondamente per non essere stata in grado di aspettarmi, ma non vuole tradire il nostro rapporto, nemmeno con un pensiero.

Il mondo mi crolla sotto i piedi.

Tutto ciò per cui stavo lavorando era svanito. Non c'era più lo stimolo di andare avanti. Il mio scopo, il mio obiettivo di vita se ne era andato.

Un giorno, sul famoso social network, vedo ciò che non avrei mai voluto vedere.

Un aggiornamento, un post, una condivisione di una coppia felice.

Le foto che una volta erano le nostre foto. I sorrisi che una volta erano i nostri. Negli occhi di lui rivedo la stessa passione, l'ardore che 11 anni fa, avevo io quando l'ho vista per la prima volta.

La passione che mi ha spinto ad iniziare questo blog, la passione che credevo sopita, che ho scoperto di avere ancora, ma non essere stato capace di farglielo capire.

Ormai è tardi, troppo tardi.

Il suo cuore è partito per un'altra destinazione.

Il mio si è fermato.

Non posso fare altro che augurarti una vita felice, amore mio.

Possa il tuo nuovo lui fare di te una principessa.

Possa darti tutto ciò che io non ho saputo darti.

Possa essere ciò che avrei voluto essere io, ma non ne sono stato capace.



Ti chiedo scusa.