martedì 28 giugno 2011

Karaoke

L'estate è arrivata!
Si è fatta un po' attendere, è vero, con una primavera che è stata più simile ad una coda di inverno, più che una "mezza stagione" vera e propria.
Ci siamo lamentati fino a pochi giorni fa del freddo, della pioggia.
Volevamo il sole, il caldo.
Ed ora, che il caldo è arrivato, improvvisamente, boccheggiamo e stramalediciamo questa "ondata di calura".
Gli appartamenti, chiusi durante la giornata, al ritorno dal lavoro, sono vere e proprie "camere di tortura".
Il nostro, pur essendo esposto bene, coibentato decentemente, raggiunge comunque la ragguardevole temperatura interna di 27ºC, il che significa notti d'inferno.
Abbiamo un impianto di condizionamento, ma siamo un po' restii a metterlo in funzione, non tanto per il dispendio energetico, quanto per la mal sopportazione, di entrambi, al freddo innaturale (e a tutti i suoi effetti collaterali: cefalea, dolori articolari, secchezza delle fauci....).
Quando, la notte, la temperatura si abbassa leggermente, avendo la fortuna di avere finestre su ogni lato, sapendo dosare saggiamente l'apertura delle stesse, riusciamo a creare una corrente ristoratrice anche in serate di calma piatta.

Tutto bene, penserete....

E invece no!

Colpa del forno dirimpettaio?

"Magalli..."

Qualche decina di metri più avanti, sempre di fronte a noi, c'è un ristorante.
Fino all'inverno scorso aveva una clientela "di tutto rispetto": un giro di mafia russa (forse amici dei fornai dalle mani/pala), che almeno un paio di volte a settimana concludevano la serata a "bottigliate" (il centralino del 113 aveva memorizzato il mio numero e rispondeva chiamandomi per nome).
Ora hanno cambiato gestione: non più giri di vodka e balalaiche, ma giardinetto estivo e Karaoke!
Così quasi ogni notte, impianti a palla ed urla strazianti.
Ma con che coraggio ci si può esibire, avendo l'intonazione di una "sega circolare"?

Come rimpiango i "Karaoke box" di nipponica memoria.
Camerette perfettamente coibentate dove ti puoi esibire, senza ritegno, con stonature indegne, senza colpo ferire.

Perché costringere il tuo prossimo a subire questo strazio?
Perché turbare il suo sonno?

Una volta concluse le "esibizioni", ad alba quasi fatta, le poche ore di sonno rimaste a disposizione sono comunque a rischio incubi.


Quindi, a malincuore, ci apprestiamo, anche stanotte, a climatizzarci, tanto domattina avremo comunque mal di testa, ma almeno il ronzio del motore elettrico ci salverà un poco il sistema nervoso (forse).

"Shouganai...almeno è più allegro..."
"Chi? Io no di certo!"

Non mi sarei mai immaginato di trovarmi a rimpiangere le risse...

Quasi quasi mi spaccio per "cimpira" (scagnozzo) della Yakuza e scateno un putiferio....


-電話で♪


2 commenti: