mercoledì 19 gennaio 2011

Noio vulevam savuar...

La mattina del secondo giorno,
la troupe aveva deciso di fare alcune riprese della città.

Avevo consigliato loro di fare "un salto" a San Michele in Bosco, il punto più panoramico di Bologna.

Malauguratamente, c'era un nebbione da paura, quindi hanno optato per i portici che da Porta Saragozza conducono al Santuario della Madonna di San Luca.
Non so cosa abbiano effettivamente immortalato, magari avranno usato immagini di repertorio in fase di montaggio, perché davvero la nebbia si poteva affettare!

Nel pomeriggio, poi,
era stata organizzata una riunione con la Federazione.

Non so perché ma ai giapponesi piace molto la fiction, anzi il "dorama" come lo chiamano loro.
Anche la scena più semplice, deve essere carica di "pathos",
deve catturare gli ascolti, fare "audience"...be', in effetti, è una trasmissione televisiva...

"Si potrebbe fare una riunione per le riprese?"
"Ceeertooo!!! Non c'è problema, organizziamo subito!" aveva assicurato il Presidente.

Allora,
location di questa riunione è
niente meno che la "Real Sede" del CONI a Milano.
In verità,
si è evinto una volta giunti sul posto,
era un evento già organizzato, per tutt'altri motivi e la presenza della Federazione non era neppur lontanamente contemplata.

Per poter accedere alla Convention,
il Presidente era stato costretto ad un bluff con la "B" maiuscola:
Una televisione giapponese avrebbe intervistato i Dirigentissimi per un resoconto sullo sviluppo del Cheerleading in Italia, ad un anno dalla nascita della Federazione.

Ragion per cui, approfittando di una pausa, i "Nostri Eroi" si avvicinano ai vari Duca-Conti, Cav. di GranCroce, Lup.Mann., tutti clamorosamente "doppiopettati" e con discorso abilmente preparato.

"Dove sono le telecamere?"
"Ah, è qui la Tivvù!"
E giù a snocciolare un monologo come neanche il buon vecchio Gassman avrebbe saputo.
Il regista La incalzava:
"Intervieni, di' qualcosa, hai qualcosa da chiedere?..."
"Ma... che devo dire? Non c'è nulla da chiedere..."
Il Presidente insisteva:
"Su, fai un'intervista!"
"Ma che intervista???"
Il cameraman impazziva tra una inquadratura a pieno campo, uno zoom, un primo piano, cercando di evitare che i numerosi candelabri della Hall entrassero nel campo visivo
"Aaarrgghhh!!! Fiamma, fiamma!!!" gridava fobico.
"Blablabla..."
"Chiedi qualcosa, chiedi qualcosa..."
"Su...intervistaaaa..."
"Fiamma, fiaaammmaaaa..."

L'assurdo siparietto rischiava di protrarsi per l'intera durata della ripresa.

"Chiedi qual..."
"Interv..."
NO!!!

Improvvisa, secca, assolutamente non giapponese.

Ma efficace!


Sì, chiaramente la situazione non era quella richiesta per la trasmissione, ma suvvia, cerchiamo di "fare buon viso a cattivo gioco", siamo o non siamo professionisti?

Alla fine il cameraman ha dimostrato la sua esperienza:
Facciamo più "Italian style":
in fase di montaggio, un taglio di qua, un doppiaggio di là, si può ottenere ciò che si vuole, no?

Graandeee!!!!

....e l'interprete (che capiva tutto) rideva sotto i baffi....


(continua...)


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