mercoledì 2 febbraio 2011

Neo Samurai

Se anche stai morendo di fame,
comportati sempre come se fossi sazio!
Anche se stai malissimo, non lo dare a vedere!

Il "Bushidō", la "Via del Guerriero",
spiega il codice di comportamento che ogni vero samurai deve obbligatoriamente osservare, per poter essere considerato tale.

Se Saigō Takamori
può essere considerato l'ultimo dei Samurai,
il codice d'onore non è stato abbandonato.
Ogni singola sfaccettatura,
ogni atteggiamento è stato rivisitato ed adattato alla moderna società, al modo di vivere contemporaneo.

E il piccolo giapponese, nel limite del concesso, viene allevato tenendo ben presenti queste norme.

Non voglio esagerare, ma questo atteggiamento, questo "habitus" mentale, è talmente radicato nella società nipponica, che sembra quasi divenuto parte del loro DNA.

Un giapponese non deve, non può mostrare in pubblico la propria debolezza.

E' per questo motivo che mio cognato, affetto da un'infezione polmonare (nulla di particolarmente grave) che con una breve degenza ospedaliera e un paio di settimane di riposo casalingo si sarebbe risolta, ha scelto di sottoporsi a dolorosissime iniezioni settimanali, protratte per oltre sei mesi, pur di non abbandonare neppure momentaneamente il suo incarico, pur di non mostrare la sua "debolezza".
Perché se si è ammalato, significa che non ha avuto buona cura di se stesso: in un certo senso, ha fallito.

L'esatto opposto della nostra concezione in materia:
Non sto male, ma vado dal medico e mi faccio prescrivere un settimanina di malattia, così, per "precauzione", non sia mai che mi "ammali" per davvero!

Ed è per questo innato "Bushidō" che Lei, la settimana scorsa, durante il "Cheer Camp", dove Lei insegna le tecniche di Cheerleading,
dove Lei sempre insiste e si raccomanda di fare attenzione, Lei, proprio Lei, scendendo con troppa "leggerezza" da uno "Stunt" ( una figura coreografica, per i non addetti ai lavori),
ha appoggiato malamente il piede e...

"TACK!"

Ovviamente ha continuato a sorridere.
Ovviamente non ha espresso il minimo dolore.
Ovviamente nessuno si è accorto del Suo "passo falso",
perché nulla, nel Suo atteggiamento ha lasciato anche minimamente trasparire quello che in realtà era successo.

Ma il "misfatto" non poteva essere nascosto per troppo tempo, non si poteva "fingere" per tutta la durata del "Camp".

E così, il mattino dopo, quando non poteva neppure pensare di appoggiare il piede, ha dovuto ammettere, ahiLei, la propria disattenzione. Costretta a capitolare.

E se, a "colpo fresco", un bell'impacco di ghiaccio sarebbe forse stato sufficiente, il giorno dopo (e dopo un giorno di attività), allo "zampone" non restava che l'opzione "lenticchie" per richiamare la buona sorte.

Da cui:
Pronto Soccorso, lastre,
nulla di rotto, ma stampelle ed almeno dieci giorni di riposo ASSOLUTO!!!


....e l'esposizione al pubblico ludibrio....


Noooo!!!!

Qui siamo in Italia!

Pubblica dimostrazione di affetto e marito che "premurosamente" si occupa di tutto.

Ma non ti ci abituare, eh!?!


^_^



-電話で♪

Nessun commento:

Posta un commento