domenica 4 luglio 2010

Junbi

Uno degli aspetti positivi di essere un tranviere è quello di poter chiedere le ferie in qualsiasi periodo dell'anno.
Ebbene sì, sono un "conducente di linea" presso la locale Azienda di Trasporti Pubblici.
L'organigramma aziendale ci identifica con la voce "Personale Viaggiante" e infatti a noi piace viaggiare!
E per viaggiare è sicuramente più indicato un periodo di "bassa stagione".
L'Azienda stessa è ben lieta di farti consumare più ferie possibile nei periodi "morti".
Avevo avanzato l'idea che l'Azienda, per incentivare questa tendenza e decongestionare i periodi "caldi" , offrisse "sconti" o "Last minute" tipo "3x2" (ti fai 3 settimane di ferie in Novembre, ma te ne contiamo solo 2), ma non hanno neppure preso in considerazione la cosa...
Sta di fatto peró, che quando chiedo un mese di ferie in Ottobre o Novembre, me lo garantiscono immediatamente e senza problemi.
Nel 2006, in Ottobre appunto, mi decisi finalmente a fare quel mancato viaggio!

Ma che vedere di bello?
Come muoversi in un paese tanto diverso dal nostro?
Ovviamente mi procurai alcune guide e sulla base dei loro suggerimenti, cominciai a tracciare una sorta di itinerario di viaggio.
Su Internet cercai di approfondire e migliorare il tutto, per ottimizzare al massimo la vacanza, quel viaggio che aspettavo da tanto e che chissà se avrei potuto ripetere.
Dovevo sfruttare al massimo le risorse a mia disposizione!

Una sera, un paio di mesi prima della partenza, il caro Google mi evidenzió come risultato della mia ricerca una "chat" dal nome accattivante, una sorta di "amici in Giappone".
Non sono mai stato troppo propenso a questo genere di interazione, preferisco il reale al virtuale.
Ma il Giappone non è forse terra di tecnologie?
"Ma sì" pensai, "in fondo che male può fare?"
Qualche "smile" ricevuto, tanti mandati, qualche mail identificata come "spam" e prontamente cestinata, questa cosa della "chat" in fondo era anche divertente.
La sera, dopo cena, passare un'oretta tra le varie "richieste d'amicizia" era quasi rilassante.

Poi il destino ha voluto che il mio occhio si posasse su un'immagine.
"On-line", nickname spagnoleggiante, vuole migliorare il proprio inglese:
Grande! Ho fatto il corso intensivo (si fa per dire).....al massimo comunicheremo in spagnolo!

La foto a dire la verità non non mi "emozionava" particolarmente, però mi divertì quella "chiacchierata virtuale".
Ci scambiammo addirittura l'indirizzo e-mail e nelle settimane successive ci scrivemmo direttamente 4/5 volte.
"Simpatica" pensai.
"In Giappone potremmo incontrarci, per fare quattro chiacchiere (questa volta reali) se ti va..."
"Ok, però mi dispiace se rimarrai deluso, io sono molto fotogenica, in realtà non sono carina"
"Non ti preoccupare (è l'ultimo dei miei pensieri)"
Che strano, si preoccupa di non piacermi, eppure è chiaro che nessuno dei due sta cercando un appuntamento...carina però..."

Quella sera, ad Osaka (viveva lì in quel periodo, per lavoro) fu un fulmine a ciel sereno.

Appuntamento alle 22, nella hall dell'albergo (un business hotel) in cui alloggiavo.
Mi preparo per tempo, deciso comunque a fare bella figura.
Non so di preciso quante volte mi cambiai per trovare il giusto abbinamento tra le francamente poche cose che avevo portato con me (gli accostamenti non sono mai stati il mio forte).
Comunque decisi per quello che mi sembrava il "meno peggio" e scesi.
Qualche minuto di attesa, sotto lo sguardo incuriosito del portiere, quando notai, fuori della vetrata, una moto che si fermava, parcheggiava.
Era una donna, lunghi capelli castani uscivano da sotto il casco.
Fisico snello, atletico, jeans attillati, a vita bassa e magliettina.
"Bel look" pensai.

Poi accadde.
Un attimo vissuto al rallentatore, il tempo intorno a me si era fermato (o comunque andava molto più piano del normale).
Le orecchie mi ronzavano, una musica rock mi risuonava nella testa e l'eco della voce di Eijiro si aprì un varco, tra la moltitudine dei ricordi, spianando le asperità e le vicissitudini della vita.
Un caterpillar, un rullo compressore che schiacciava e spazzava via tutto il mio passato.
Mi ritrovai bambino, timido, impacciato, senza difese.
Quell'attimo interminabile in cui si tolse il casco e ondeggiò la testa per sistemare i lunghi, meravigliosi, tanti capelli si fissò per sempre nella mia mente.
Un marchio indelebile.
Rapido ed invisibile, uno strale di Cupido, un colpo di fucile, una bomba in un laghetto....pensatela come vi pare,
in quel preciso istante, il mio cuore cominciò a battere ad un ritmo diverso: ero PERDUTAMENTE INNAMORATO!!!



- 携帯電話で♪




2 commenti:

  1. WoW, complimentei, sia per la qualità della narrazione, sia per la tua fortuna.

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  2. @fatboy67
    Grazie mille,
    per i complimenti e per seguirmi!

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